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martedì 22 febbraio 2011

Coccoli Stracchino e Prosciutto

Perché le cose fritte sono così buone?
In fondo non ci interessa neanche troppo saperlo, basta che si possa continuare a gustarle. Senza esagerare, e con i giusti ingredienti, un buon fritto fa certamente più bene che male. Dopo questa breve introduzione filosofica, veniamo a noi e ai nostri coccoli, delle “palline” di pasta fritte tipiche della Toscana.
Subito gli ingredienti:
25 grammi di lievito di birra
½ bicchiere d’acqua
1 litro di latte
1 chilo di farina
Sale
Olio
Sciogliamo il lievito in mezzo bicchiere d’acqua e aggiungiamo un poco di farina, fino a formare una piccola pallina d’impasto, liscia ed asciutta. La lasciamo lievitare per 4 o 5 ore, poi aggiungiamo il latte (tiepido), un pizzico di sale e pian pianino la farina. E ci fermiamo un’altra volta, diciamo per una quarantina di minuti, o comunque fin quando il composto non lievita fino a formare delle piccole bolle.
E ora friggiamo, dividendo l’impasto in piccole palline della grandezza di una noce. Facciamole dorare ben bene, saliamole un poco, e poi, prima che si freddino (che calde sono mooolto più buone) prepariamoci a servirle con il prosciutto crudo e lo stracchino.
Quale prosciutto crudo? Per quest’occasione consigliamo quello toscano, o comunque uno prosciutto salato e ben stagionato.
Quale stracchino? Uno cremoso, quasi liquido, da servire in ciotoline, in maniera tale che il coccolo bello caldo vi possa essere quasi “inzuppato”.
Oh, mi raccomando, prosciutto e stracchino vanno tolti dal frigo ben prima di servirli.
Ora siamo quasi pronti, dico quasi perché questo ben di Dio merita un buon bicchiere di vino, rosso.
L’ultimo consiglio? Staccate il telefono e tovagliolo a portata di mano, non serve altro.
Bye.

1 commento:

  1. Buoni i coccoli!

    Siete riuscitia comprare il dominio .com! Bravi!!

    Gaia

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