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mercoledì 18 maggio 2011

Pasta alla Norma

«Casta Diva, che inargenti 
Queste sacre antiche piante,
Al noi volgi il bel sembiante,
Senza nube e senza vel » 
(Norma, Atto I) 

Pasta Ca' Norma, così la chiamano i Siciliani, o meglio i Catanesi, gli autori originali di questo piatto ricco di gusto. Leggenda vuole che a dare il nome Norma a questa ricetta sia stato il poeta e scrittore catanese Nino Martoglio, che davanti ad un piatto di pasta così condito esclamò: "È una Norma!", paragonandola quindi all'opera lirica di Vincenzo Bellini (anche lui catanese) ed esprimendo in tal modo la perfezione della pietanza.
E se questo non bastasse, pensate che la prima grande interprete dell'Opera di Bellini fu il celebre soprano Giuditta Pasta. 
E allora, senza indugi prepariamoci all'Opera!

Ingredienti:
400 grammi di pasta
2 melanzane medie
4 cucchiai di olio d’oliva
1 Kg. di pomodori freschi
200 grammi di ricotta salata (in alternativa si può usare il parmigiano o il grana)
farina
un ciuffo di basilico
olio di semi per friggere
2 spicchi d’aglio
pepe e sale
sale grosso

Cominciamo tagliando le melanzane a fette di 1 cm circa, e dopo mettiamole in uno scolapasta alternandole con il sale grosso; questo ci serve per togliere l’amaro della melanzana.
Facciamole riposare per circa un’ora.
Sbollentiamo i pomodori in acqua bollente per circa ½ minuto, trasferiamoli in acqua fredda e spelliamoli.
Asciughiamo le melanzane con della carta assorbente, passiamole nella farina e iniziamo a friggerle. 
Quando saranno dorate le mettiamo ad asciugare nella carta da cucina.
Tagliamo i pomodori a cubetti e privandoli dei semi.
In una padella antiaderente mettiamo l’olio d’oliva e l’aglio e facciamolo dorare. Aggiungiamo quindi i pomodori, il basilico ed il sale, e facciamo cuocere a fiamma media per circa 10 minuti: quando il sugo è cotto togliamo gli spicchi d’aglio.  
Caliamo la pasta e quando è ancora al dente la scoliamo, la aggiungiamo al sugo, e la mantechiamo con una grattugiata di ricotta salata.
Mettiamo sul fondo del piatto di portata qualche fettina di melanzana, adagiamo sopra la pasta, e finiamo il piatto con un'altra fettina di melanzana, una spolverata di ricotta salata e qualche foglia di basilico.   

Ora che l'avete davanti, non vi sembra davvero una Norma?!?
Buon appetito e alla prossima....


Pasta Ca' Norma, so the Sicilians call it, or rather the people of Catania, the original authors of this dish rich in taste. The name to this recipe was probably gave by the poet and writer Catanian Nino Martoglio, that in front of a plate of pasta so seasoned said: "It's a Norma!", comparing it to opera by Vincenzo Bellini (also Catanian him) to express the perfection of the dish.
And if this were not enough, consider that the first great interpreter of the Opera of Bellini was the celebrated soprano Giuditta Pasta.
So get ready without delay to the Opera!

Ingredients:
400 grams of pasta
2 medium eggplants
4 tablespoons olive oil
1 kg of fresh tomatoes
200 grams of ricotta salata cheese (you can use also parmigiano or grana padano)
flour
a sprig of basil
oil for frying
2 cloves garlic
salt and pepper
coarse salt

Let's start by cutting the eggplant into slices about 1 cm, and then put them in a colander, alternating with coarse salt; doing this we remove the bitterness of the eggplant.
Let's do it sit for about an hour.
Blanch tomatoes in boiling water for about ½ minute, put them into cold water and peel.
Dry the eggplant with paper towels, pass them in flour and fry.
When they are golden, put out to dry in paper towels.
Cut the tomatoes into cubes and remove seeds.
In a pan put olive oil and garlic and let's do it brown. Then add the tomatoes, basil and salt and let cook on medium heat for about 10 minutes: when the sauce is cooked, remove the garlic cloves.
Cast the pasta, and when the pasta is still slightly underdone, add sauce, and whipped with grated ricotta salata cheese.
On the bottom of the dish put few slices of eggplant, put over the pasta, and finish the dish with another slice of eggplant, sprinkle with ricotta salata and a few basil leaves.
That's a dish! It's a Norma...

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