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venerdì 18 marzo 2011

Taste - In viaggio con le diversità del Gusto - quarta parte

Riassunto delle puntate precedenti.
Siamo a Firenze, all'evento Taste, del quale vi sto parlando da qualche giorno per raccontare degli incontri con i tanti artigiani/produttori che da ogni parte d'Italia sono venuti a proporre e presentare il frutto del loro lavoro.
A Taste si sono anche riuniti alcuni tra gli chef italiani più titolati, che da meno di un anno hanno deciso di rinsaldare la propria amicizia e riunirsi sotto il nome di Cavalieri delle Cucina Italiana.
Lasciamo che a parlarne siano loro stessi.
 
I Cavalieri a Taste non hanno parlato solo di loro, e dimostrando di essere dei "tipi concreti" si sono confrontati su un alimento base della nostra cultura culinaria, il pane.
Perché il pane, dicono, è stato molto trascurato e spesso non è all'altezza della situazione.
Questo ha indotto gli chef a farsi il pane in casa, cominciando dal lievito madre. Molto del pane che mangiamo è fatto con l'utilizzo di lieviti non naturali e questo non aiuta ad avere un prodotto di qualità.

Il lievito madre, chiamato anche lievito naturale, pasta acida o pasta madre è un impasto a base di farina, acqua e zuccheri che mescolati tra loro e rinfrescati con costanza, fermentano spontaneamente. Questa fermentazione produce anidride carbonica che fa aumentare il volume dell’impasto producendo delle bolle interne.
Si tratta di una vera e propria coltivazione, che ha una sua vita e che ha bisogno di cure e attenzioni, e questo la rende unica e personale, così com'è fortemente legata a chi la "accudisce".
Racconta Paolini che un noto pasticciere, Busnelli di Arluno, aveva dato al proprio lievito madre un nome, e per non trascurarlo lo portava con sé anche in vacanza.
Eh si, perché questo impasto, essendo materia viva, ha bisogno di essere rinfrescato, togliendone la metà e aggiungendo nuova acqua e farina, per poi rimescolare il tutto e lasciarlo nuovamente riposare.
E anche i Cavalieri, ben conoscendo l'importanza del pane, non si sottraggono a queste incombenze, e da tempo hanno scelto di coltivare ognuno il prorpio lievito madre.
Risultato? Chi era a Taste ha potuto constatarlo di persona, perché dopo tanto parlare gli chef hanno preparato i loro "panini" per poi offrirne la degustazione ai fortunati presenti (me compresa).
Che bontà!
E domani chiudiamo il reportage su Taste con un'altra bontà con la B maiuscola.
Non mancate perchè si parla...
... del Pesto!
Ciao ciao ciao!

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